I vicoli del centro storico di Adrano

Scorcio panoramico del centro storico di Adrano, con il campanile della chiesa di S. Pietro

Una delle caratteristiche più evidenti nella conformazione planimetrica del tessuto del centro storico di Adrano è senza dubbio la presenza di vicoli, ovvero di spazi esterni, con forme planimetriche diverse, che non hanno sbocco. Non è stata mai fatta una precisa quantificazione (e tanto meno una classificazione) di tali vicoli, ma presumo che ve ne siano alcune centinaia, in gran parte ubicati nel tessuto più antico di Adrano.
Non è semplice trovare le ragioni di questa diffusa presenza nel tessuto del centro storico adranita di tali vicoli: è chiaro tuttavia che in parte ciò è dovuto a possibili analogie con alcune caratteristiche dei tessuti urbani di derivazione araba dell’area mediterranea.
A prescindere dal loro particolare sviluppo planimetrico, va indubbiamente considerata la loro funzione distributiva primaria: i vicoli infatti sono degli spazi che fungono da elementi di “penetrazione” all’interno di ogni singolo isolato in cui essi si trovano ubicati, ovvero, in altre parole distribuiscono ovvero collegano le vie confinanti con gli isolati con le parti più interne di questi ultimi.
Osservando una planimetria dettagliata del centro storico adornese, siamo quasi indotti a supporre che questo tessuto si sia formato per progressiva aggregazione di “nuclei” formati da uno o più isolati delimitati da spazi urbani di diversa gerarchia come vie e piazze di diversa estensione e sviluppo planimetrico. Ciascuno di questi “nuclei” presenta sempre un contorno molto variabile e frastagliato, dovuto in parte anche alla presenza di questi spazi di “penetrazione” che sono proprio i vicoli.
Altra importante considerazione va fatta sulla funzione sociale di questi spazi: i vicoli, anche se formalmente sono sempre degli spazi pubblici, in realtà si pongono come elementi intermedi di relazione fra la dimensione privata e familiare con gli spazi di pertinenza pubblica come appunto sono le vie e le varie piazze presenti nel tessuto. Spesso anzi in ciascuno di questi vicoli vi si insediavano famiglie derivanti da un unico originario ceppo familiare. Nella scala delle gerarchie spaziali esistenti nel tessuto del centro storico adornese dunque il vicolo è l’elemento primario, a scala di isolato si potrebbe dire; seguono poi le gerarchie urbane di livello superiore come le vie e le piazze a scala di zona e di quartiere e successivamente le vie di maggior sviluppo e le maggiori piazze a scala ancora superiore, che interessano tutto il centro storico ed addirittura tutto il centro urbano. Il vicolo inoltre ha sicuramente svolto un ruolo difensivo nei confronti delle famiglie in esso insediate, quasi una funzione “protettiva”, tanto più importante se si considera che la città di Adernò (escludendo la città greca Adranon) non è mai stata cinta da mura.

Fig. 1. Planimetria di dettaglio di una parte del centro storico di Adrano. L’isolato con fondo azzurro è quello preso in considerazione per il calcolo del rapporto di compattezza. Con fondo nero le chiese di San Leonardo e del Salvatore. Fonte: rielaborazione grafica del rilievo topografico del centro urbano di Adrano; resituzione digitale del rilievo del 1996.

L’estrema complessità spaziale degli isolati del centro storico è quindi dovuta anche alla presenza ricorrente dei vicoli, in quali conferiscono agli isolati (o “nuclei) una forma perimetrale frastagliata dai contorni spezzati. Se volessimo tentare di quantificare matematicamente lo sviluppo perimetrale di questi isolati, si potrebbe ricorrere al cosiddetto “rapporto di compattezza”, che mette in relazione la lunghezza del perimetro di un isolato preso in esame con la lunghezza del perimetro di un cerchio che contiene la stessa area; il cerchio infatti è un ottimo elemento di paragone perché è la forma geometrica più compatta in assoluto dal momento che presenta uno sviluppo perimetrale minimo rispetto alla superficie che contiene.

Fig. 2. Confronto tra l’isolato preso in considerazione con un cerchio di area equivalente.


Esemplificativo è al riguardo uno degli isolati dalla forma planimetrica più complessa del centro storico, confinante con via Arcoria ad est e con via Bulla a sud-ovest, sito a poche decine di metri dalla chiesa di San Leonardo (ad ovest) e dalla chiesa del Salvatore ( a sud); nella fig. 1 esso è rappresentato con fondo azzurro. Se messo in rapporto con un cerchio che contiene la sua stessa area (fig. 2), esso avrebbe un perimetro quasi quattro volte più esteso rispetto al perimetro del cerchio (rapporto di compattezza = 3,93), una differenza notevolissima!
È possibile individuare, in base alla loro conformazione planimetrica, con una certa approssimazione, dei tipi ricorrenti, ciascuno dei quali presenta determinate caratteristiche spaziali e planimetriche. Molti dei vicoli del centro storico di Adrano possono rientrare, sia pure con qualche variante, nei sei tipi da me individuati, come rappresentato nello schema planimetrico di fig. 3.

Fig. 3. I sei tipi ricorrenti di vicoli presenti nel centro storico di Adrano. 1) Rettilineo a sezione pressochè costanta; 2) a sezione variabile progressivamente decrescente; 3) a sezione progressivamente crescente. 4) A gomito o gomito-corte; 5) Con ingresso voltato; 6) Con diramazioni secondarie e schema a spina di pesce o a pettine.

Il tipo più semplice è il vicolo ad andamento pressoché rettilineo ed a sezione stradale costante, ovvero senza variazioni significative della sua larghezza in tutta la sua estensione (tipo n° 1 di fig. 3). Questo tipo di vicolo è presente sia nel tessuto più antico ma anche nel tessuto di matrice ottocentesca. La regolarità planimetrica di questo tipo lo caratterizza come uno spazio poco dinamico, abbastanza prevedibile e poco stimolante dal punto di vista percettivo, visibile interamente dal punto di imbocco con la via alla quale si raccorda.
Altro tipo ricorrente nel tessuto del centro storico è quello che presenta un andamento pressoché rettilineo ma con sezione variabile (vedi schemi n° 2, 3 di fig. 3); in questo caso la sezione stradale cambia progressivamente nel corso della sua estensione e può ridursi o, al contrario, aumentare. Vicoli di questo tipo sono relativamente frequenti nel tessuto di antica formazione; Il tipo n° 2, con sezione progressivamente decrescente, conferisce a questo tipo di spazi un effetto percettivo di leggera “accelerazione” prospettica: un osservatore posto all’imbocco di tali vicoli percepirebbe questi spazi con una profondità illusoria maggiore di quella reale. Viceversa, la sensazione spaziale che si avrebbe nella percezione del tipo n° 3, con sezione progressivamente crescente, sarebbe quella di percepire una profondità leggermente minore di quella reale (“accorciamento prospettico”). Naturalmente altri fattori possono influire sulle caratteristiche spaziali di questi tipi: la lunghezza, ovvero la distanza della parte terminale più interna dal punto di raccordo con la via, ed anche il tipo di edifici che sono presenti ai margini di questi spazi.
Altro tipo abbastanza frequente nel tessuto del centro storico di Adrano è quello che presenta un andamento a “gomito”, ovvero con un netto cambio di direzione ad un certo punto della sua estensione. Se il secondo tratto del vicolo ha una sezione maggiore, allora questo tipo si potrebbe definire come tipo a “gomito-corte” (vedi n° 4 di fig. 3). La caratteristica più evidente di questo tipo di vicoli è quella di presentare la parte più interna del tutto o in parte non visibile dall’imbocco con la via alla quale si raccorda. In tal modo si avverte una sensazione spaziale di distacco o isolamento rispetto alla parte più esterna, accentuando in tal modo la dimensione privata e familiare di questi spazi, quasi come se si trattasse di pertinenze o cortili privati.
Il tipo n° 5 (vedi fig. 3) comprende tutti quei vicoli che presentano all’imbocco un ingresso voltato, ovvero con un edificio passante che chiude visivamente e materialmente la parte superiore. Anche in questo caso la presenza dell’ingresso voltato accresce, sia pure entro certi limiti, il senso di separazione dagli spazi esterni. Si tratta comunque di tipo molto rari nel tessuto del centro storico di Adrano.
L’ultimo tipo (n° 6 di fig. 3) è sicuramente quello più articolato e complesso da un punto di vista spaziale, anche se piuttosto raro nel centro storico, caratterizzato da un schema a “pettine” o a “spina di pesce”, con diramazioni secondarie che si dipartono da un asse principale, il quale a sua volta si raccorda con la via. Le varie diramazioni secondarie, non visibili dall’ingresso e spesso anche abbastanza distanti da quest’ultimo, diventano anche esse quasi degli spazi privati, di pertinenza alle famiglie che vi abitano, con un senso di isolamento dagli spazi esterni molto accentuato. L’esempio più significativo di vicolo a spina di pesce è Vico Basiliano, ubicato a qualche decina di metri più a sud dalla chiesa di San Filippo.
Quello che vi ho illustrato è un primo tentativo di classificazione di questi spazi, sicuramente non onnicomprensivo di tutta l’infinita casistica spaziale che si può rilevare da questi vicoli. Alcuni vicoli ad esempio possono riunire anche alcuni caratteri che sono stati considerati singolarmente e separatamente in questa classificazione: ad esempio un vicolo può essere a sezione variabile ma presentare anche un andamento a “gomito” oppure può avere un ingresso voltato e presentare nella parte più interna alcune diramazioni e cosi via per altre possibili combinazioni della caratteristiche di base.
Alfredo La Manna

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17 commenti

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